Nel momento in cui arrivano le temperature fredde, il cibo inizia a scarseggiare e di conseguenza molti animali vanno in letargo. Mentre alcuni animali migrano cercando luoghi più caldi, ci sono altri che per sopravvivere alle temperature fredde attuano diverse strategie. Ci sono mammiferi che sono in grado di infoltire la propria pelliccia per resistere al freddo, mentre altri si rintanano in delle tane per poter passare l’inverno.
Il comportamento degli animali in letargo
Il letargo è una delle strategie più diffuse tra gli animali. Durante questo periodo gli animali cambiano il loro tipo di comportamento, adattandolo alle proprie esigenze. Vi sono cambiamenti fisiologici con lo scopo di ridurre al minimo il consumo di energia. In pratica l’animale vive a rallentatore il periodo freddo, in modo da riprendere la propria attività a pieno durante la stagione più calda. L’attività metabolica, e gli animali stessi, si risvegliano con l’arrivo della stagione primaverile.
I due tipi di letargo
Ci sono due tipologie di letargo: il letargo totale e il letargo parziale. Il letargo totale prevede è un sonno profondo, durante il quale l’animale non si nutre e vive in totale rallentatore. Gli animali che vanno in letargo totale sono quelli a sangue caldo, come i marsupiali, i pipistrelli, i roditori e gli insettivori. Il letargo parziale, invece, è una forma di letargo meno profonda, in cui le funzioni vitali rallentano solo in parte. Gli animali che vanno in letargo parziale sono quelli a sangue freddo come salamandre, bisce, vipere e rane, pipistrelli e piccoli mammiferi.
Gli animali che non vanno in letargo
Ci sono poi anche animali che non vanno affatto in letargo, dato che sono in grado di ispessire la pelliccia per sopravvivere al freddo, tra questi ci sono gli orsi e i lupi. Ci sono poi animali che in inverno migrano verso luoghi più caldi. Solitamente le migrazioni si svolgono in gruppo, da pochi animali a migliaia.