Se avete un buon feeling con gli anfibi e con i piccoli animali da compagnia, perché non allevare una rana domestica?
La rana ormai appartiene alla categoria di animali da compagnia insieme a rospi e raganelle di vario tipo. Può sembrare una scelta strana, tuttavia sempre più persone decidono di allevarne una in casa o in giardino. Prima di decidere di allevare una rana è necessario conoscerne tutte le caratteristiche.
Descrizione e caratteristiche
La rana è un anfibio invertebrato a sangue freddo. Appartenenti al gruppo degli anuri, è diffusa in tutto il mondo. Le famiglie più numerose in Italia sono Latastei, Temporaria, Arvalis, Dalmatina, Italica e
Graeca. Si tratta di un animale selvatico che in natura dimostra una grande autonomia e capacità di sopravvivenza anche in ambienti difficili. Questo simpatico anfibio va dai 10cm ai 30 cm di lunghezza. La rana si riproduce in acqua producendo delle uova prive di guscio e avvolte in una sostanza gelatinosa che si trasformano in larve o girini con coda. La sua alimentazione è basata in particolare sul consumo di insetti, vermi, grilli, mosche carnarie, moscerini dell’aceto e larve di tarme della farina.
Rana domestica: come allevarla
La specie di rana forse più gestibile e quindi adatta ad essere allevata in cattività è la rana nana africana. Per allevare una rana in casa è fondamentale ricreare un habitat quanto più simile a quello naturale, che preservi il giusto equilibrio tra caldo e umidità. Prima di portare una rana in casa, però, è necessario munirsi di terrario. Questo deve essere ampio e ben strutturato, in modo che la nostra piccola amica possa nuotare quando ha voglia e riposare fuori dall’acqua per assorbire un po’ di luce solare. Inoltre è necessario collocare il terrario vicino a una finestra ben illuminata ma non sotto luce diretta, lontano da fonti di calore, cattivi odori o rumori molesti.