Il raffreddore, così come l’influenza, colpisce milioni di persone ogni anno quando arriva la stagione fredda. Chi ha amici a quattro zampe in casa, si sarà accorto che anche loro risentono delle basse temperature e talvolta presentano sintomi simil-influenzali. Ma può succedere davvero? Esiste il raffreddore in cani e gatti?
Raffreddore: può colpire cani e gatti? Sintomi e cosa sapere
Il raffreddore è un tipico malanno stagionale che colpisce tantissime persone ogni anno. Ciò che non tutti sanno è che i malanni stagionali colpiscono anche cani e gatti. In base alla razza, all’età e ad altri fattori, gli animali domestici possono essere più o meno soggetti a questi disturbi, che in genere danno sintomi lievi e non durano più di un paio di settimane. Il contatto con un altro animale infetto normalmente causa la malattia. I sintomi possono essere tosse, inappetenza, respiro sibilante e starnuti. Nei gatti è frequente l’herpes virus di tipo 1 che può portare anche febbre alta. Il calicivirus invece provoca lacrimazione e soprattutto ulcere nella bocca che possono essere molto fastidiose per l’animale. Se i sintomi sono troppo gravosi o se durano troppo a lungo, è bene rivolgersi al veterinario perché potrebbe trattarsi di infezioni batteriche o di rinotracheite virale.
Le razze più esposte e la prevenzione
Le razze di cani che non hanno sottopelo o che ne hanno pochissimo, sono sicuramente le più esposte ad ammalarsi. Bassotti e cocker spaniel possono essere più soggette a problemi di questo genere, mentre al contrario Terranova e siberian husky non ne soffrono spesso. Nei gatti, l’unico modo per prevenire i virus che li colpiscono è fare le vaccinazioni consigliate dal veterinario. Per i cani, attenzione alle temperature e all’umidità: sotto i 5 gradi, soprattutto per gli esemplari più anziani è consigliato far indossare un cappottino quando si esce per la passeggiata. Ad ogni modo, è bene rivolgersi sempre al veterinario.